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Critptovalute Social - Blog Pimenta Group Web Agency Rimini

Facebook e Telegram, pronte a lanciare la loro criptovaluta

Secondo il New York Times, alcuni giganti del tech (Facebook e Telegram) dal 2020 lanceranno le loro valute digitali! Immaginate un mondo in cui esiste una “Facebook-Coin” che può essere mandata tramite What’s app a chiunque per poi essere depositata nel portafoglio digitale dello smartphone e poi essere spesa dove vogliamo. Amazon, Ebay o qualsivoglia e-commerce. Le potenzialità per questa tecnologia, applicata all’attuale vita digitale, sono moltissime.

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Il Gap attuale è nella presenza della moneta cartacea

 

Ammettiamolo,i sistemi veloci per lo scambio di denaro già esistono nella nostra economia; Paypal, Satispay e altro. Ma quindi cosa cambierebbe con la valuta di Zuckerberg? Il grande problema è proprio il sistema bancario odierno. Oggi, ogni azione online, richiedere sempre la presenza fisica di una banca, che garantisce sì, ma rallenta anche il processo di acquisto. Ed è proprio questo che Facebook si ripromette di superare, per snellire tramite la propria moneta tutti i processi di gestione online del denaro fisico.

What’s App ha la possibilità di riuscire là dove hanno fallito i Bitcoin?

 

Ma perché proprio la società di messaggistica ha la possibilità di riuscire là dove hanno fallito le start-up di cripto-valute? Secondo il New York Times, la questione sta tutta nei numeri: i social “hanno un raggio d’azione che mette in ombra i finanziatori delle precedenti valute criptate. Facebook potrebbe rendere disponibili, in un istante, a centinaia di milioni di utenti, i portafogli digitali utilizzati per le valute criptate”.

La domanda di Zuckerberg è quanto controllo applicare sulle monete virtuali

 

La grande domanda che si pone Facebook è quanto controllo dovrebbe mantenere sulla moneta digitale, e Facebook fosse responsabile dell’approvazione di ogni transazione e del monitoraggio di ogni utente?

I problemi gestionali e sicurezza sono molti anche perché sappiamo che Facebook non ha un passato proprio immacolato riguardo la protezione di dati, figuriamoci di denaro. Inoltre uno sviluppo su così grande scala di una cripto-valuta farebbe nascere diverse discussioni su dove viene utilizzata la moneta.

Come sappiamo Bitcoin ed Etherium trovano grande spazio nel Deepweb dove i criminali li utilizzano per attività illecite senza essere tracciati dai governi. La “Facebook-Coin” potrebbe essere scambiata con un semplicissimo invia e non risultare mail sul conto corrente di nessuno!

scritto da Enea Cattoni - fonte startmag.it